Recensione di un nuovo materiale
Mi piace molto sperimentare, così, alla richiesta di test fatta dall’utente Diego “Dieghito81” Marchi (forum RepRap – sezione Italia) sul suo filamento di polistirolo antiurto, avrei voluto rispondere linkando un famoso video su youtube (do you know what I mean). Mi sono limitato ad accettare entusiasta il testing del materiale, con la promessa di una recensione dettagliata sui pro e i contro.
Ed eccomi qui a scriverla.
Caratteristiche tecniche:
Tipo di termoplastica: HIPS
Temperatura di viscosità: 220°C~250°C
Velocità di stampa testata: 60mm/s
Letto riscaldato (heated bed): su vetro a 100°C – 90°C con lacca o sciroppo di mandorle sono sufficienti
Adesione a freddo: discreta su kapton, buona con il trick della lacca, ma non sufficiente per pezzi alti.
Il filamento è disponibile sia da 1,75mm che da 3mm. Per stessa ammissione di Diego, la versione da 3mm ha variazioni di sezione importanti, misurate in ±0,2mm di media.
Il materiale è di colore bianco, non lucido, con una discreta translucenza ed un gradevole effetto di “sub surface scattering” che lo fa sembrare morbido alla vista.
Al tatto è liscio e gradevole.
E’ piuttosto elastico (mi aspettavo di più) e non molto fragile, quindi ha una buona fase di snervamento ed una discreta fase di incrudimento (prima di spezzarlo bisogna piegarlo un 4 o 5 volte). In fase di snervamento perde translucenza, diventando più opaco e bianco.
E’ infiammabile con le fiamme libere, producendo un fumo nero e di cattivo odore, con tossicità da indagare.
Mentre scioglie ha un odore piuttosto forte ed anche qui la tossicità è da indagare, quindi si consiglia vivamente di usarlo in locali ben ventilati e/o con sistemi d’aspirazione.
Test di stampa:
Voglio subito chiarire una cosa: questo materiale mi piace! Si stampa senza problemi, anche con una leggera ventilazione, e alla giusta temperatura è difficile che delamini. Può soffrire di warping, ma con heated bed a 90°C e lacca (oppure lo sciroppo di mandorle) si sta tranquilli, e se proprio non si vogliono avere problemi basta aggiungere un piccolo brim. La nota dolente è che a causa delle variazioni della sezione il filamento era quasi inusabile, tutto quello che sono riuscito a stampare ci sono riuscito perché c’ho perso veramente molte, molte, molte ore aumentando le possibilità di trovare un tratto di filamento costante abbastanza da essere estruso. Chiaramente vi parlo di un filamento in fase “beta”, qualora Dieghito81 volesse venderlo (e glielo consiglio) risolverà sicuramente questo problema. Un altro problema è la tossicità: al pari dell’abs, se l’ambiente non è ben ventilato si avverte bruciore di gola e mal di testa, bisogna sempre stare attenti, mai sottovalutare i fumi.
La cosa che stupisce di più di questo materiale è che le sue caratteristiche di colore nascondono i layers in maniera particolare diventando quasi invisibili, sembra già rifinito. Ai vapori di acetone il pezzo diventa morbido e la superficie diventa glossy. Stampando con supporto poi, questo si stacca molto facilmente e lascia pressoché intatta la superficie dell’oggetto, è fantastico, si possono così stampare facilmente anche pezzi molto complessi.
Spero di vedere questo polistirolo in vendita presto e di poter fare altri test, sono convinto che sia particolarmente indicato al wearable, con la giusta attenzione alle fiamme!
Davide Ercolano